"Il problema di un bambino è un problema familiare"
M.Andolfi
"Il problema di un bambino è un problema familiare"
M.Andolfi
Psicoterapia familiare
La Psicoterapia familiare è un percorso rivolto alle famiglie. L'intento è quello di capire insieme, come la storia delle relazioni all’interno della famiglia, possa aver portato ad una situazione di blocco, di sofferenza, di incomprensioni ed eventualmente alla presenza di un sintomo in uno dei membri della famiglia.
Il terapeuta familiare non considera un familiare “malato” e gli altri “sani”, ma considera tutti i membri della famiglia come persone in difficoltà, intrappolate in una situazione di reciproco disagio che mantiene i problemi, le difficoltà o il sintomo (per quanto ciò faccia soffrire tutti, e nonostante gli sforzi di ciascuno. Una sorta di processo omeostatico patologico.
Ogni sintomo, ogni disturbo non va considerato come tale, ma va piuttosto percepito come un'opportunità per comprendere l'altro e per insegnare al paziente, modi più costruttivi e meno dannosi di esprimere la propria energia.
Il sintomo individuale (che sia del bambino, dell'adolescente e di un qualsiasi altro componente della famiglia), è una metafora per la famiglia, è il primo elemento vitale portato dalla famiglia e pertanto va apprezzato e valorizzato dal terapeuta, che deve riuscirne a trovare un significato relazionale, così da proporne una visione meno negativa e infruttuosa.
Il bambino o l'adolescente esprime tutta la sofferenza che ha dentro di sé in vari modi; tra i più comuni: disagio scolastico, aggressività, violenza, dipendenza da internet o videogame, ansia, attacchi di panico ecc.). Questi sintomi non sono altro che un campanello d'allarme di un qualcosa che non funziona più, non solo nel singolo individuo ma nel sistema familiare di appartenenza.
Il lavoro del terapeuta familiare è proprio quello di andare a esplorare i nodi che si sono formati all'interno della famiglia di origine del "paziente designato" e che hanno sbilanciato il sistema familiare, tanto da portare a una perdita di equilibrio che si manifesta attraverso malessere, sofferenza, sintomi.
Gli incontri con la famiglia hanno lo scopo di sbloccare le situazioni di reciproca incomprensione, di valorizzare le risorse dei singoli e della famiglia, di permettere alla famiglia di riprendere un positivo cammino evolutivo in cui i figli possano emanciparsi e trovare la propria strada e la coppia possa trovare un nuovo e positivo equilibrio dopo aver svolto il ruolo genitoriale. Un percorso familiare si basa sull’individuazione e l’utilizzo delle risorse presenti nella famiglia per riattivare processi e dinamiche relazionali che sono alla base delle difficoltà.
Quando chiedere aiuto
Quando il disagio di uno dei membri ha un impatto molto forte su tutta la famiglia.
Nelle situazioni di difficoltà con adolescenti (difficoltà di relazione tra genitori e figli, disturbi alimentari, tossicodipendenza): l’adolescenza è un momento di crisi che tutte le famiglie attraversano, e quando si presentano situazioni di particolare tensione è utile innanzi tutto occuparsi della relazione genitori-figli.
Quando i problemi psicologici e di sviluppo emotivo riguardano i bambini (enuresi, difficoltà di comportamento, fobie, handicap): per aiutare un bambino che sta crescendo è necessario aiutare in modo positivo e responsabilizzante tutta la famiglia;
Quando la sofferenza e’ dovuta ad un evento stressante che coinvolge l’intero nucleo familiare, come ad esempio un lutto, una separazione o un divorzio, una grossa perdita finanziaria, la perdita del lavoro ecc.
Nelle situazioni in cui un giovane adulto presenta difficoltà significative o gravi, con eventuale presenza di manifestazioni di tipo psichiatrico, che non gli permettono di emanciparsi dalla propria famiglia rendendosi autonomo sia dal punto di vista concreto, sia da quello emotivo e psicologico.