I DSA: Disturbi Specifici di Apprendimento
I DSA: Disturbi Specifici di Apprendimento
Secondo il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali 5 (DSM 5, 2015), i disturbi specifici dell'apprendimento (DSA) sono caratterizzati dalla persistente difficoltà di apprendimento delle abilità scolastiche chiave, per almeno 6 mesi tra lettura delle parole, lenta o imprecisa e faticosa, difficoltà nella comprensione del significato di ciò che viene letto, difficoltà nello spelling, difficoltà con l’espressione scritta, difficoltà nel padroneggiare il concetto di numero, i dati numerici o il calcolo, difficoltà nel ragionamento matematico.
Nello specifico:
Dislessia;
Disgrafia e Disortografia;
Discalculia.
I disturbi dell’apprendimento che rientrano nei DSA hanno alcune caratteristiche specifiche:
Sono specifici perché riguardano esclusivamente alcuni processi di apprendimento, cioè automatismi che non si sviluppano durante il percorso scolastico come la lettura precisa e fluente, la capacità di scrivere senza errori, con grafia regolare e decifrabile e usando lo spazio in modo adeguato, di elaborare i numeri e calcolare
Hanno una matrice evolutiva: il disturbo dell’apprendimento si manifesta in età evolutiva, quando emerge la difficoltà del bambino a sviluppare una capacità che per gli altri invece diventa progressivamente un automatismo, ed è modificabile con interventi specifici. I DSA non sono conseguenze di traumi, blocchi educativi, psicologici, relazionali e non nascono dalla poca applicazione allo studio
Hanno origine neurobiologica: quando parliamo di DSA, parliamo di sviluppo atipico o neurodiversità, di caratteristiche individuali e non di patologia. Una persona con DSA ha intelligenza e capacità cognitive adeguate alla sua età: può però apprendere con difficoltà e a ritmo più lento rispetto ai suoi coetanei perché fatica e disperde energie a causa delle sue caratteristiche individuali di apprendimento che la didattica in quel momento non asseconda
La legge 170/2010 riconosce e descrive i DSA e sottolinea la necessità di diagnosi rapide e affidabili e percorsi di abilitazione efficaci, descrive le norme e i criteri precisi per identificare precocemente i DSA e dare supporto nella scuola e all’università alle persone con DSA.
I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) sono la causa principale di difficoltà scolastiche e di abbandono della scuola. In Italia, la diagnosi di questi disturbi è spesso insufficiente e le stime dicono che almeno due studenti con dislessia su tre non ricevono una diagnosi durante il percorso scolastico: le conseguenze negative del disturbo possono continuare anche in età adulta e influenzare le possibilità di successo all’università e nel mondo del lavoro.
Riconoscere, diagnosticare, pianificare e usare interventi efficaci significa creare interventi personalizzati e adeguati alle caratteristiche individuali dello studente e al percorso di studi, che favoriscano e garantiscano l’apprendimento. L’obiettivo è rendere lo studente autonomo o il più autonomo possibile, con tutte le ricadute positive in termini di successo scolastico ma anche di autostima e gratificazione nella sfera lavorativa e personale.
Strumenti compensativi e misure dispensative
Uno studente con DSA può attenuare e compensare il suo disturbo di apprendimento e imparare al pari dei suoi compagni con interventi mirati e con strumenti compensativi e dispensativi pensati per aiutarlo a studiare e ad apprendere. La parola riabilitazione è di uso comune tra specialisti, insegnanti e anche tra i genitori: nel caso degli studenti con DSA, è importante ricordare che non si riabilitano delle capacità perse ma si abilita la persona a raggiungere gli obiettivi con interventi specialistici, strategie e strumenti didattici adatti al suo modo di studiare e imparare.